Automotive: la crescita economica della Cina rallenta al livello più basso degli ultimi 28 anni
Pubblicato il: 22 gennaio 2019 / Aggiornamento da: 22 gennaio 2019 - Autore: Konrad Wolfenstein
Una settimana dopo che l’Associazione cinese dei produttori di automobili ha segnalato il primo calo annuale delle vendite di automobili cinesi in più di due decenni, l’ Ufficio nazionale di statistica cinese ulteriori dati che indicano la debolezza della seconda economia mondiale. Secondo le stime preliminari, lo scorso anno il prodotto interno lordo (PIL) del paese è cresciuto del 6,6%. Sembra fantastico dal punto di vista statunitense o europeo, ma per l’economia cinese, precedentemente in forte espansione, si applicano standard diversi: il 6,6% è il tasso di crescita più basso dal 1990.
La debole domanda interna unita all’impatto agghiacciante della guerra commerciale con gli Stati Uniti sulle esportazioni hanno contribuito al rallentamento, continuando una tendenza al ribasso che va avanti da diversi anni (con il 2017 che rappresenta una sorprendente eccezione). Proprio la scorsa settimana, il governo cinese ha annunciato un piano di stimolo da 1.300 miliardi di yuan (193 miliardi di dollari) per sostenere l’economia, l’ultima di una serie di misure adottate di recente per evitare un collasso totale della crescita del paese.
L'economia cinese è attentamente monitorata a livello internazionale poiché molte aziende internazionali la considerano un mercato chiave per raggiungere i propri obiettivi di crescita. Apple ha recentemente tagliato le previsioni sui ricavi del trimestre festivo, citando la debolezza della domanda nel mercato cinese come motivo principale della sua debole performance.
Una settimana dopo che l’Associazione cinese dei produttori di automobili ha segnalato il primo calo annuale delle vendite di automobili cinesi in più di due decenni, l’ Ufficio nazionale di statistica cinese ha pubblicato ulteriori dati che indicano la debolezza della seconda economia più grande del mondo. Secondo le stime preliminari, lo scorso anno il prodotto interno lordo (PIL) del paese è cresciuto del 6,6%. Anche se questo sembra fantastico dal punto di vista americano o europeo, standard diversi si applicano all’economia cinese, precedentemente in forte espansione, dove il 6,6% è il tasso di crescita più basso dal 1990.
La debole domanda interna unita agli effetti di raffreddamento della guerra commerciale con gli Stati Uniti sulle esportazioni hanno contribuito al rallentamento, proseguendo una tendenza al ribasso che va avanti ormai da diversi anni (con il 2017 come un’eccezione a sorpresa). Proprio la scorsa settimana, il governo cinese ha annunciato un pacchetto di stimoli da 1.300 miliardi di yuan (193 miliardi di dollari) per sostenere l’economia, l’ultima di numerose misure recentemente adottate per evitare che la crescita del paese crolli del tutto.
L'economia cinese è attentamente monitorata a livello internazionale, poiché molte aziende internazionali la considerano un mercato chiave per raggiungere i propri obiettivi di crescita. Apple ha recentemente rivisto al ribasso la guidance sui ricavi per il trimestre festivo, citando la debolezza della domanda nel mercato cinese come il principale motore della sua performance poco brillante.
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