Pubblicato il: 2 ottobre 2025 / Aggiornato il: 2 ottobre 2025 – Autore: Konrad Wolfenstein
Riscaldare anziché raffreddare: questo ingegnoso concetto sta rivoluzionando i data center – Immagine: Qarnot
Il calore di scarto dei PC riscalda le piscine: la semplice idea che rende il cloud computing più economico del 50%
Qarnot Computing: la rivoluzione del calcolo ad alte prestazioni attraverso la sostenibilità e la sovranità
In un mondo sempre più guidato da dati e simulazioni complesse, la domanda di potenza di calcolo è cresciuta esponenzialmente. Settori come l'aerospaziale, l'automotive, l'energia e la difesa si affidano al calcolo ad alte prestazioni (HPC) per promuovere l'innovazione, sviluppare prodotti e comprendere fenomeni complessi. Ma questa insaziabile fame di potenza di calcolo ha un risvolto negativo: i data center tradizionali sono diventati enormi consumatori di energia, con il raffreddamento che rappresenta una parte significativa del loro impatto ambientale. È proprio a questo punto critico che l'azienda francese Qarnot si rivolge, presentando una visione radicalmente nuova per il futuro del cloud computing, che combina prestazioni, economicità, sostenibilità e sovranità digitale in un modello unico.
Chi è Qarnot? Un pioniere europeo che ridefinisce il cloud
Qarnot è molto più di un semplice fornitore di servizi cloud. L'azienda si è posta l'obiettivo di rimodellare da zero il panorama HPC europeo. Fondamentalmente, Qarnot offre una piattaforma HPC-as-a-Service (HPCaaS) intuitiva, specificamente progettata per le esigenze di ingegneri e team di ricerca. L'idea di fondo è quella di eliminare l'enorme complessità tradizionalmente associata alla gestione delle infrastrutture HPC. Invece di doversi occupare della configurazione dei server, della manutenzione dei cluster e della gestione dell'infrastruttura IT, gli utenti possono concentrarsi completamente sul loro lavoro principale: ricerca, sviluppo e simulazione.
La missione di Qarnot è fornire agli ingegneri di settori strategicamente importanti gli strumenti necessari per innovare in modo più rapido ed efficace. Che si tratti di simulare l'aerodinamica di un nuovo velivolo, condurre crash test virtuali per un'automobile, analizzare dati sismici nel settore energetico o modellare la fluidodinamica per la progettazione navale, la piattaforma di Qarnot offre un accesso fluido a migliaia di core CPU e GPU all'avanguardia. Gli utenti possono eseguire senza problemi più cluster di elaborazione in parallelo e scalare dinamicamente i propri carichi di lavoro per ottenere risultati precisi e riproducibili, riducendo drasticamente il ciclo di innovazione. L'accessibilità è garantita da una varietà di interfacce, tra cui un'interfaccia web intuitiva, SDK per l'integrazione programmatica, una potente API e un'interfaccia a riga di comando (CLI) per utenti avanzati. Ciò consente un'integrazione fluida nei flussi di lavoro esistenti e la connettività a software di simulazione leader del settore come Ansys Fluent, Abaqus o OpenFOAM.
Il cuore dell'innovazione: sostenibilità attraverso il recupero intelligente del calore
Ciò che distingue fondamentalmente Qarnot dai tradizionali provider cloud e dagli hyperscaler è la sua infrastruttura proprietaria e la rivoluzionaria tecnologia di recupero del calore. I data center convenzionali sono enormi edifici centralizzati che consumano enormi quantità di energia, non solo per il funzionamento dei server stessi, ma soprattutto per il loro raffreddamento. Fino al 40% del consumo energetico totale di un data center può essere speso solo per l'aria condizionata, per evitare il surriscaldamento dei processori. Questo calore di scarto viene in genere rilasciato inutilizzato nell'atmosfera, rappresentando un enorme spreco energetico.
Qarnot inverte questo principio. Invece di considerare il calore di scarto come un prodotto di scarto, lo tratta come una risorsa preziosa. L'azienda ha sviluppato un modello decentralizzato in cui i suoi cluster HPC non sono ospitati in grandi data center isolati, ma direttamente dove serve calore. Queste posizioni possono essere reti di teleriscaldamento, piscine pubbliche, impianti industriali o persino edifici residenziali. Il cuore di questa tecnologia è la "caldaia digitale", chiamata anche QBx. Ciascuno di questi cluster è dotato di un sistema brevettato di raffreddamento diretto ad acqua. Invece di raffreddare i server con ventole rumorose e ad alto consumo energetico, l'acqua circola attraverso un sistema a circuito chiuso di tubi in rame collegati direttamente ai processori.
Speciali scambiatori di calore passivi trasferiscono fino al 95% del calore di scarto generato dai server all'acqua. Quest'acqua viene riscaldata a temperature fino a 65 °C e può quindi essere immessa direttamente nel sistema di riscaldamento del sito. In questo modo, fornisce calore agli edifici o acqua calda alle piscine tutto l'anno. Poiché il sistema funziona a circuito chiuso, non si spreca acqua e non è necessaria energia aggiuntiva per raffreddare i server. Questo ingegnoso approccio non solo riduce drasticamente i costi operativi di Qarnot, ma riduce anche l'impronta di carbonio delle simulazioni condotte fino all'80% rispetto ai data center convenzionali. È un ottimo esempio di economia circolare, in cui un prodotto di scarto di un processo diventa una preziosa materia prima per un altro.
Sovranità digitale: un baluardo europeo nel mondo dei dati
In un periodo di crescenti tensioni geopolitiche e preoccupazioni sulla privacy dei dati, il concetto di sovranità digitale è diventato cruciale per molte aziende e governi. Mantenere il controllo sui propri dati e sull'infrastruttura IT sottostante è particolarmente essenziale per settori sensibili come la difesa, l'aerospaziale e le infrastrutture critiche. La dipendenza da fornitori di servizi cloud non europei comporta rischi che vanno da aumenti imprevisti dei prezzi e interruzioni della catena di approvvigionamento all'assoggettamento a normative straniere come il CLOUD Act statunitense, che consente alle autorità statunitensi di accedere ai dati anche al di fuori degli Stati Uniti.
Qarnot ha basato la sua intera strategia sul principio del controllo completo sull'intera catena del valore per garantire una vera sovranità europea. Questo modello si basa su cinque pilastri:
Controllo completo dell'infrastruttura
A differenza di molti provider che noleggiano la potenza di calcolo da grandi hyperscaler, Qarnot progetta, costruisce e gestisce autonomamente hardware e infrastrutture. Questo garantisce all'azienda il pieno controllo su prestazioni, sicurezza e costi.
Sedi europee decentrate
Tutti i server Qarnot sono gestiti esclusivamente all'interno dell'Unione Europea. Questo non solo garantisce la conformità ai rigorosi standard europei in materia di protezione dei dati, come il GDPR, ma aumenta anche l'affidabilità grazie alla distribuzione geografica.
Indipendenza hardware tramite OCP
Qarnot si basa sullo standard Open Compute Project (OCP). OCP è un'iniziativa che promuove progetti hardware aperti e standardizzati per i data center. Ciò evita la dipendenza dai singoli produttori di hardware (vendor lock-in) e consente un'infrastruttura più flessibile, economica e adattabile.
Uno stack software open source
La maggior parte del software utilizzato da Qarnot si basa su tecnologie open source. Anche i componenti critici sono sviluppati internamente. Questo aumenta la trasparenza, la sicurezza e l'indipendenza dalle licenze software proprietarie.
Rigoroso rispetto delle norme europee
Qarnot si impegna a rispettare i più elevati standard europei in materia di sicurezza e di legalità, aspetto fondamentale per i clienti che operano in settori regolamentati e sensibili.
Questa completa autonomia protegge Qarnot e i suoi clienti da shock esterni e garantisce stabilità dei prezzi e resilienza operativa a lungo termine. Ciò rende Qarnot un partner strategico per tutte le organizzazioni per le quali la sovranità dei dati e la sicurezza dell'approvvigionamento sono priorità assolute.
Performance ed efficienza dei costi: quando la sostenibilità diventa un vantaggio competitivo
Il modello di business di Qarnot dimostra in modo impressionante che sostenibilità ecologica e successo economico non devono necessariamente escludersi a vicenda. Anzi, la sostenibilità è la chiave dell'eccezionale rapporto costi-benefici della piattaforma. Eliminando gli enormi costi di raffreddamento e monetizzando ulteriormente il calore di scarto vendendolo ai partner di riscaldamento, Qarnot può offrire i suoi servizi HPC a prezzi fino al 50% inferiori rispetto a quelli dei tradizionali provider cloud. Questo democratizza l'accesso al calcolo ad alte prestazioni, rendendolo accessibile anche a piccole e medie imprese o istituti di ricerca che in precedenza non potevano permettersi costosi cluster di elaborazione.
Allo stesso tempo, non vengono scesi a compromessi in termini di prestazioni. La piattaforma offre accesso alle ultime generazioni di processori e acceleratori di produttori leader come AMD e Intel. L'architettura distribuita consente un'elevata scalabilità, consentendo agli utenti di accedere a migliaia di core on demand per eseguire anche le simulazioni più impegnative in tempi record. L'eliminazione dei costi IT comporta ulteriori risparmi indiretti. Ingegneri e scienziati possono risparmiare fino al 50% del tempo che altrimenti impiegherebbero nella gestione dell'infrastruttura. Questo tempo risparmiato può essere incanalato direttamente in attività di ricerca e sviluppo produttive, aumentando ulteriormente la velocità dell'innovazione e la competitività dell'azienda.
Una piattaforma intuitiva creata per gli ingegneri
Il progresso tecnologico è davvero prezioso solo quando è semplice e accessibile per le persone che dovrebbero utilizzarlo. Qarnot ha preso a cuore questo principio nello sviluppo della sua piattaforma. L'interfaccia utente e l'intera esperienza utente sono progettate per astrarre la complessità dell'elaborazione ad alte prestazioni. Un ingegnere non ha bisogno di essere un esperto di amministrazione di sistema per sfruttare appieno la potenza dell'infrastruttura Qarnot.
Il flusso di lavoro tipico è incredibilmente semplice: un utente carica il proprio modello di simulazione, seleziona le risorse di elaborazione necessarie, come il numero di core CPU o GPU e la quantità di RAM, utilizzando un'interfaccia intuitiva, configura l'ambiente software desiderato e avvia il processo di elaborazione con pochi clic. La piattaforma gestisce automaticamente il provisioning dei cluster, la distribuzione delle attività e la gestione delle risorse in background. L'avanzamento del processo può essere monitorato in tempo reale e i risultati sono disponibili per il download al termine. Questa semplicità e l'elevato grado di automazione riducono significativamente la barriera d'ingresso per l'HPC e consentono a team di tutte le dimensioni di utilizzare tecnologie di simulazione all'avanguardia.
Il futuro dell'informatica è verde, sovrano ed efficiente
Qarnot è all'avanguardia di un movimento che sta ridefinendo il paradigma dell'informatica. In un'epoca in cui il cambiamento climatico e l'indipendenza digitale sono tra le maggiori sfide che la nostra società si trova ad affrontare, l'azienda offre una risposta convincente. Dimostra che un progresso tecnologico inarrestabile non deve necessariamente avvenire a scapito dell'ambiente. Al contrario, la tecnologia, se progettata in modo intelligente, può essere parte della soluzione.
Il modello di Qarnot è più di un semplice modello di business intelligente: è un approccio olistico che combina l'eccellenza tecnologica con la responsabilità ecologica e l'autonomia strategica. Trasformando il calore di scarto da un problema a una risorsa, crea una situazione vantaggiosa per l'industria digitale e la comunità locale. Affidandosi a un'infrastruttura completamente europea e sovrana, rafforza l'indipendenza tecnologica del continente. E rendendo il calcolo ad alte prestazioni accessibile e conveniente, consente agli innovatori di oggi e di domani di risolvere i complessi problemi del nostro tempo. Il futuro del calcolo ad alte prestazioni non si svolgerà in enormi spazi ad alto consumo energetico, ma sarà decentralizzato, integrato e in armonia con il nostro ambiente, e Qarnot sta aprendo la strada.