Trent'anni dopo che le sue ricerche gettarono le basi per lo sviluppo del World Wide Web, Tim Berners-Lee non è soddisfatto dello stato attuale di Internet. In un evento del Washington Post in occasione del 30° anniversario della sua fondazione, si è lamentato del fatto che Internet fosse stato "dirottato" da criminali, citando discorsi di odio, problemi di privacy e la diffusione dannosa di false informazioni.
Le osservazioni di Berners-Lee sono coerenti con uno studio di Freedom House , che ha rilevato che il livello di libertà online è peggiorato negli ultimi anni. “La disinformazione e la propaganda diffuse online hanno avvelenato il pubblico. La raccolta dilagante di dati personali ha sconvolto le nozioni tradizionali di protezione dei dati. E un gruppo di paesi si sta muovendo verso l’autoritarismo digitale adottando il modello cinese di censura diffusa e sistemi di sorveglianza automatizzati. Come risultato di queste tendenze, la libertà globale di Internet è diminuita per l’ottavo anno consecutivo nel 2018”.
Il grafico seguente, basato sui risultati di Freedom House, mostra una mappa mondiale della libertà di Internet che classifica i paesi in termini di barriere all'accesso a Internet, restrizioni sui contenuti online e violazioni dei diritti degli utenti. Secondo il rapporto, la Cina è stata il peggiore abusatore della libertà di Internet nel 2018, promuovendo “l’autoritarismo digitale come un modo con cui i governi possono controllare i propri cittadini attraverso la tecnologia, invertendo il concetto di Internet come motore di liberazione umana”.
30 anni dopo che le sue ricerche gettarono le basi per lo sviluppo del world wide web, Tim Berners-Lee non è soddisfatto dello stato attuale di Internet. Intervenendo a un evento del Washington Post in occasione del 30° anniversario della sua creazione, si è lamentato del fatto che Internet è stato “dirottato dai criminali”, riferendosi all’incitamento all’odio, ai problemi di privacy e alla diffusione dannosa di false informazioni.
Le osservazioni di Berners-Lee sono in linea con la ricerca condotta da Freedom House , dalla quale è emerso che il livello di libertà su Internet si è deteriorato negli ultimi anni. “La disinformazione e la propaganda diffuse online hanno avvelenato la sfera pubblica. La raccolta sfrenata di dati personali ha distrutto il tradizionale concetto di privacy. E un gruppo di paesi si sta muovendo verso l’autoritarismo digitale abbracciando il modello cinese di censura estensiva e sistemi di sorveglianza automatizzati. Come risultato di queste tendenze, la libertà globale di Internet è diminuita per l’ottavo anno consecutivo nel 2018”.
Il grafico seguente, basato sui risultati di Freedom House, mostra una mappa mondiale della libertà di Internet, classificando i paesi in base agli ostacoli all'accesso a Internet, ai limiti sui contenuti online e alle violazioni dei diritti degli utenti. Secondo il rapporto, la Cina è stata il peggiore abusatore della libertà di Internet nel 2018, promuovendo “l’autoritarismo digitale come un modo con cui i governi possono controllare i propri cittadini attraverso la tecnologia, invertendo il concetto di Internet come motore di liberazione umana”.