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Da online a offline – O2O

Con il termine Online to Offline, abbreviato O2O, si intendono le applicazioni digitali nel commercio al dettaglio che trasformano elementi offline, come materiale pubblicitario e prodotti stessi, in aree di vendita digitali.

Online to Offline O2O – Immagine: @shutterstock|Ribkhan

L'O2O, come sottocampo dell'Internet of Things (IoT), si concentra principalmente su soluzioni nel settore della vendita al dettaglio. Oggetti fisici come annunci stampati, poster, cataloghi e i prodotti stessi vengono trasformati da un Punto di Interesse (POI) a un Punto Vendita (POS) tramite un'applicazione digitale. I Dash Button di Amazon o quelli del rivenditore online svizzero Brack sono esempi di soluzioni online-offline. Questi Dash Button fisici consentono ai clienti di riacquistare prodotti con la semplice pressione di un pulsante. Il termine commerciale corrispondente a questo tipo di ordine è "rifornimento". Il rifornimento attualmente riguarda principalmente acquisti abituali, principalmente beni di consumo quotidiano.

Punto di interesse (POI)

"Luogo di interesse", letteralmente "luogo di interesse". Un termine del marketing.

I punti di interesse (POI) sono punti vendita particolarmente importanti per la distribuzione dei prodotti. I POI possono essere utilizzati in diversi canali di vendita per promuovere un prodotto specifico. Un POI è un luogo in cui i potenziali clienti possono ottenere informazioni sui prodotti da uno o più fornitori, come negozi al dettaglio, fiere, spazi pubblici (tramite un sistema di chioschi) o a casa (ad esempio, tramite Internet). Le informazioni vengono spesso trasmesse tramite un sistema multimediale. Con la crescente diffusione dell'e-commerce e l'integrazione delle opzioni di ordinazione, il POI sta diventando sempre più sinonimo di punto vendita (POS).

Punto vendita (POS) – Punto acquisto (POP)

Il termine "punto vendita" si riferisce al luogo in cui avviene la vendita. Per l'acquirente (consumatore), si tratta del punto vendita (POP), il luogo in cui viene completato l'acquisto.

In senso lato, un punto vendita è l'edificio o il centro commerciale che ospita un negozio. Un design visivamente accattivante dell'edificio, della sua facciata e della segnaletica esterna (lettering, pubblicità luminosa) è fondamentale per la visibilità a lungo raggio e per attrarre potenziali clienti da lontano. In senso più stretto, il punto vendita si riferisce al negozio stesso. Dal punto di vista del design, un ingresso invitante, le vetrine e l'uso del colore e dell'illuminazione sono essenziali. Il rivenditore mira a evocare emozioni positive nel cliente e a risvegliare la sua intenzione di acquistare il prodotto attraverso la presentazione dei prodotti in vetrina o in un punto di contatto (all'interno del negozio, sugli scaffali). L'area cassa non deve essere visibile dall'ingresso per evitare di ricordare al cliente che deve pagare per l'acquisto (sensazione positiva) (sensazione negativa).

Il design dei negozi self-service mira a guidare i clienti verso il retro del negozio, garantendo un utilizzo ottimale dell'intero spazio. La progettazione dell'illuminazione gioca un ruolo cruciale in questo: l'intensità luminosa dell'illuminazione interna deve aumentare dall'ingresso verso il retro. Gli scaffali sono posizionati secondo piani specifici che tengono conto del flusso dei clienti. Questi piani si basano su analisi del comportamento visivo dei consumatori; ad esempio, l'angolo destro appena dentro l'ingresso è considerato un'area a bassa vendita, mentre le aree direttamente di fronte al cliente sono considerate ad alta performance. Molti scaffali aggiuntivi sono apparentemente posizionati "d'intralcio": attirano l'attenzione e aumentano le vendite della merce esposta.

La disposizione degli scaffali si riferisce a tre livelli di altezza. Il primo livello (inferiore) è destinato alla vendita diretta. È ulteriormente suddiviso in un'area di vendita ottimale, che si trova alla portata e all'altezza degli occhi dei consumatori, e in un'area di flessione e allungamento, meno efficace per la vendita. I prodotti da promuovere devono essere posizionati all'altezza degli occhi. Il "terzo livello" superiore serve a orientare i clienti e include cartelli e simboli che indicano i prodotti offerti sottostanti. Tra questi, giganteschi espositori pubblicitari gonfiabili, ad esempio una banana gigante per il reparto ortofrutta o un peluche di grandi dimensioni per il reparto giocattoli.

L'obiettivo degli espositori POS (dal punto di vista del venditore) o POP (dal punto di vista dell'acquirente) è quello di incoraggiare gli acquisti d'impulso nell'ultimo minuto, prima di pagare alla cassa. I prodotti vengono posizionati in un secondo momento vicino alla cassa (posizionamento secondario) e non nella loro posizione abituale. Il cliente decide se acquistare un prodotto e una presentazione accattivante e accattivante della merce è essenziale. Questi punti vendita sono attrezzati e supportati da espositori, ferma-scaffali, adesivi per vetrine, stand dimostrativi e di degustazione, pannelli promozionali, frecce, "rotair" (poster mobili sospesi al soffitto tramite una corda che ruota sul proprio asse), cestini, torri, adesivi da pavimento e sistemi di spinta dei prodotti. La musica di sottofondo (brani strumentali) suonata a un volume appena superiore al rumore ambientale e l'uso di profumi hanno un effetto di supporto. Un'atmosfera confortevole, con temperatura e umidità appropriate, viene utilizzata anche per incoraggiare gli acquisti.

Oltre a questi elementi di design fondamentali, si sta sempre più diffondendo un'atmosfera positiva durante l'esperienza di acquisto, che suggerisca un senso di avventura. Questo sviluppo è particolarmente necessario nel commercio all'ingrosso e al dettaglio per mantenere un vantaggio competitivo. Tra gli elementi di stimolazione psicologica più frequentemente utilizzati nel punto vendita figurano profumi, combinazioni di colori e musica.

L'abbreviazione POS sta sia per "Point of Sale" che per "Point of Service", anche se a volte la distinzione tra i due può risultare poco chiara.

Punto vendita elettronico (EPOS)

Un'ulteriore evoluzione del POS è l'Electronic Point of Sale (EPOS). Si tratta di un sistema utilizzato nel commercio al dettaglio in cui il codice a barre del prodotto venduto viene scansionato alla cassa. La vendita viene quindi immediatamente confrontata con l'inventario tramite un sistema informatico. Il singolo prodotto contrassegnato come venduto viene quindi rimosso dall'inventario e il livello delle scorte viene automaticamente aggiornato.

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