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La protezione dell’identità nell’era digitale

Protezione dell'identità nell'era digitale – @shutterstock | DOTT. DIRETTORE

Protezione dell'identità nell'era digitale – @shutterstock | DOTT. DIRETTORE

Internet ha ormai conquistato quasi tutti gli ambiti della nostra vita. Questo comporta molti vantaggi, ma anche rischi. "Uno svantaggio importante è la crescente vulnerabilità dei dati personali e quindi della propria identità, il cui uso improprio può aumentare", afferma Manfred Güllner, fondatore e amministratore delegato dell'istituto di ricerca Forsa, che ha studiato il tema della "Protezione dell'identità nell'era digitale" per conto di Schufa.

L'indagine rivela che la maggior parte delle persone in Germania ritiene di essere ben informata sui pericoli dell'uso improprio dei dati personali online. Ciononostante, il 12% degli intervistati è già stato vittima di furto di identità. Le vittime vengono a conoscenza dell'uso improprio attraverso vari mezzi, tra cui fatture inspiegabili, attività del conto o promemoria di pagamento.

La maggior parte di questi casi ha un lieto fine: solo una vittima su dieci subisce perdite finanziarie. Per proteggersi dall'uso improprio dei propri dati personali, i partecipanti allo studio, ad esempio, prestano attenzione al mittente delle e-mail e, se necessario, non le aprono. È preoccupante il fatto che un terzo non si assicuri che il proprio software di sicurezza sia aggiornato. Solo poco più della metà degli intervistati cancella regolarmente la cronologia del browser o i cookie dai propri dispositivi.

Puoi trovare ulteriori infografiche su Statista

 

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