Dopo anni di crescita, il numero di posti di lavoro nel settore solare statunitense è diminuito per il secondo anno consecutivo. Questo secondo il National Solar Census , pubblicato dalla Solar Foundation all'inizio di questa settimana. Nel 2018, 242.343 persone erano impiegate nel settore solare statunitense, con un calo del 3,2% rispetto all'anno precedente. Anche il settore nel suo complesso ha subito una contrazione del 3,8% nel 2017.
Perché sta succedendo questo? La fondazione afferma che il calo biennale è dovuto all'incertezza che circonda l'esito del caso commerciale della Sezione 201 sui moduli e le celle solari. Ciò ha reso difficile per gli sviluppatori di progetti solari statunitensi assicurarsi prezzi, offerte e contratti per progetti futuri. Il 22 gennaio 2018, l'amministrazione Trump ha inoltre imposto dazi del 30% su moduli e celle in silicio cristallino, con una riduzione annuale di 5 punti percentuali fino al 2022. Ciò ha portato a un aumento dei costi dell'hardware e a un rallentamento della crescita occupazionale.
L'attuale calo è particolarmente preoccupante, dato il lungo elenco di rapporti scientifici che chiedono un'azione immediata per ridurre le emissioni di CO2. Nonostante la turbolenta situazione sotto l'amministrazione Trump, si prospettano giorni migliori per l'energia solare statunitense. Il rapporto afferma che la situazione occupazionale migliorerà grazie a un arretrato di grandi progetti e a nuovi incentivi politici in stati chiave degli Stati Uniti. Si prevede che ciò porterà a un ulteriore aumento dell'occupazione, con una previsione complessiva di aumento del 7%, raggiungendo quota 259.400 quest'anno.
Dopo anni di crescita, negli Stati Uniti il numero di posti di lavoro nel settore solare è diminuito per il secondo anno consecutivo. Questo secondo il National Solar Census , pubblicato dalla Solar Foundation all'inizio di questa settimana. Nel 2018, negli Stati Uniti, il settore solare impiegava 242.343 persone, con un calo del 3,2% rispetto all'anno precedente. Il settore ha registrato una contrazione del 3,8% anche nel 2017.
Perché ciò accade? La Fondazione afferma che i due anni di declino possono essere attribuiti all'incertezza che circonda l'esito della causa commerciale ai sensi della Sezione 201 su moduli e celle solari. Ciò ha reso difficile per gli sviluppatori di progetti solari statunitensi definire prezzi, accordi e contratti per progetti futuri. Il 22 gennaio 2018, l'amministrazione Trump ha inoltre imposto dazi sui moduli e sulle celle in silicio cristallino al 30%, con una riduzione di 5 punti percentuali all'anno fino al 2022. Ciò ha comportato un aumento dei costi per l'hardware e un blocco della crescita occupazionale.
L'attuale contrazione è particolarmente preoccupante, dato che una lunga serie di rapporti scientifici ha richiesto un'azione immediata per ridurre le emissioni di CO2. Nonostante la turbolenza dell'amministrazione Trump, si prospettano giorni migliori per l'energia solare statunitense. Il rapporto afferma che la situazione occupazionale migliorerà grazie a un arretrato di progetti su larga scala e a nuovi incentivi politici in stati chiave degli Stati Uniti. Si prevede che ciò porterà a un ulteriore aumento dei posti di lavoro, con una previsione di aumento totale del 7% e di 259.400 unità quest'anno.
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