Ecco quanto potrebbe costare l’automazione dei posti di lavoro
Pubblicato il: 30 agosto 2018 / Aggiornamento del: 3 novembre 2018 - Autore: Konrad Wolfenstein
Solo in Germania potrebbero essere automatizzati 20,5 milioni di posti di lavoro, ovvero il 48% di tutti i posti di lavoro.
È quanto emerge da una recente pubblicazione della società di consulenza McKinsey. Non sono solo i compiti semplici a rischiare di essere sostituiti da macchine o computer.
La gamma si estende dai fornitori, che potrebbero essere sostituiti da auto autonome e droni, alla produzione e persino ai lavori dei colletti bianchi. Recentemente si è saputo che una compagnia assicurativa giapponese vuole sostituire diverse decine di dipendenti con l'intelligenza artificiale. A livello globale, si potrebbero perdere più di un miliardo di posti di lavoro: gli analisti stimano che il potenziale di automazione sia di circa 630 milioni di posti di lavoro solo in Cina e India.
Ci sono differenze significative tra i singoli settori e risultati talvolta sorprendenti. Ad esempio, è chiaro che il 64% dei posti di lavoro nel settore manifatturiero sono a rischio. Meno scontato sembra invece che il 66 per cento dei dipendenti del settore “alloggio e ristorazione” sia sostituibile. Fondamentalmente, il rischio dell’automazione diminuisce all’aumentare della complessità. Nel segmento “servizi alle imprese, servizi scientifici e tecnici” – che comprende anche posti di lavoro nel settore informatico – relativamente pochi posti di lavoro (39%) sono a rischio.
Tuttavia, non tutti credono che sia scontato che il numero dei posti di lavoro diminuirà effettivamente. Secondo uno studio dell’Istituto per la ricerca sull’occupazione (IAB), entro il 2025 andranno persi circa 1,5 milioni di posti di lavoro, ma contemporaneamente ne verranno creati circa 1,5 milioni.
Puoi trovare ulteriori infografiche su Statista