+++ I nativi digitali non vogliono andare in provincia +++ Dove servono gli specialisti +++ Servono urgentemente lavoratori qualificati +++
I nativi digitali non vogliono andare in provincia
“Le piccole e medie imprese sono in ritardo in termini di digitalizzazione” oppure “Le piccole e medie imprese perdono terreno per quanto riguarda la digitalizzazione”: questo è ciò che dicono spesso i giornali. I commentatori spesso incolpano i capi delle aziende. Mancavano la conoscenza, la comprensione delle nuove possibilità o la volontà di digitalizzare.
Se si chiede ai responsabili delle aziende stesse emerge un problema completamente diverso. Molte aziende tedesche di medie dimensioni hanno sede lontano dalle metropoli alla moda. Ed è proprio lì che i giovani professionisti con una mentalità digitale non vogliono andare, come mostra la nostra infografica basata su un nuovo sondaggio McKinsey . Secondo lei, più della metà delle aziende ha difficoltà a reclutare specialisti digitali. L’ostacolo predominante sono gli svantaggi legati alla localizzazione. I dirigenti intervistati ammettono però anche che forse non parlano abbastanza bene la lingua degli specialisti ricercati o che forse non sono in grado di valutare abbastanza bene le qualifiche richieste.
Lo studio analizza inoltre il potenziale di crescita e di creazione di valore nella digitalizzazione coerente delle imprese di medie dimensioni e sottolinea che soprattutto le imprese di medie dimensioni, dove spesso si trovano processi decisionali rapidi, hanno un grande potenziale per un rapido passaggio al digitale.
Dove servono gli specialisti
Nel 2017 l’istituto di ricerca e consulenza B,S,S. ha pubblicato un indice dei lavoratori qualificati per l’intera economia. Riassume vari indicatori e mostra quindi in un unico valore come si è sviluppata la necessità di lavoratori qualificati dal 2010.
Complessivamente l'indice per il 2016 ha raggiunto il valore di 104 punti, segnalando una domanda in aumento rispetto al 2010. Considerando i singoli settori, la domanda di specialisti è aumentata più marcatamente nel settore ICT, seguito dai liberi professionisti, dai servizi specialistici tecnico-scientifici e dall'industria. La pubblica amministrazione e l’agricoltura, invece, hanno sperimentato una carenza molto minore di giovani talenti. Anche tra le regioni si registrano differenze: mentre nella Svizzera tedesca e nei Grigioni il fabbisogno di manodopera qualificata è aumentato, nella Svizzera romanda e in Ticino la situazione si è attenuata.
Servono urgentemente lavoratori qualificati
Molte piccole e medie imprese svizzere hanno difficoltà a coprire i posti vacanti. È quanto emerge dallo studio sulle PMI recentemente pubblicato dal Credit Suisse. Di conseguenza, negli ultimi tempi quasi la metà (45%) delle PMI intervistate ha avuto difficoltà a trovare personale adeguato. La ricerca di personale però è stata facile solo per il 23%. Ciò può essere interpretato come un’indicazione di una carenza di lavoratori qualificati.
Ciò però non riguarda allo stesso modo tutti i settori. Come emerge ulteriormente dallo studio, l’industria tradizionale e in particolare il settore edile incontrano spesso problemi di reclutamento. I settori meno colpiti sono il traffico e i trasporti, nonché la sanità e gli affari sociali. Inoltre esiste un “Rösti divide” per quanto riguarda la carenza di manodopera qualificata: in Ticino e nella Svizzera romanda è meno marcato che nella Svizzera tedesca. Inoltre, le aziende nelle città trovano più facile ricoprire posizioni rispetto alle aziende nelle zone rurali.